AIFA – Il fenomeno della contraffazione dei farmaci: i dati

Se ne parla sul sito dell’AIFA, quello che stupisce è il fatto che la contraffazione non è più un fenomeno circoscritto alla vendita online (farmacie virtuali in internet) o al canale di distribuzione clandestino, ma come leggerete di seguito, in 27 casi si è rilevata la vendita di farmaci contraffatti anche nel circuito legale.

Anche in farmacie nelle quali ognuno di noi si riterrebbe tranquillo dell’acquisto fatto.

AIFA per scongiurare casi di questo tipo e comunque per arginare il fenomeno della contraffazione nei farmaci interagisce a livello UE e mondiale.

Il Ministero della Salute in collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco, l’Istituto Superiore di Sanità ed il Comando Carabinieri per la tutela della Salute- NAS, ovvero le amministrazioni coinvolte nella task force Impact Italia, ha lanciato nell’ottobre 2009 la campagna informativa “Farmaci Contraffatti: evitarli è facile”. Proprio agganciandoci a questa campagna a breve il settore sanità di Konsumer Italia lancerà una propria brochure che vuole essere di supporto e facilmente leggibile per dare il proprio contributo ad un fenomeno che oltre ad essere dannoso per la salute è un freno alla ricerca ed allo sviluppo di farmaci sempre meno impattanti sull’organismo umano.
Il fenomeno della contraffazione farmaceutica, intendendo per contraffatto “un farmaco la cui etichettatura è stata deliberatamente preparata con informazioni ingannevoli in relazione al contenuto e alla fonte” (definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità|1992), presenta oggi un trend in forte crescita, non più circoscritto ai soli paesi in via di sviluppo bensì riguardante anche i paesi industrializzati.

La contraffazione coinvolge farmaci di marca e farmaci generici, medicinali salvavita e “life style saving”. È possibile distinguere diverse tipologie di contraffazione poiché un medicinale contraffatto può contenere le medesime sostanze di quello originale o sostanze/dosaggi diversi, può non contenere alcun principio attivo o addirittura può essere composto da ingredienti contaminati e pericolosi. Le diverse tipologie hanno tuttavia un comune denominatore nella scarsa qualità in quanto la produzione, anche laddove realizzata con ingredienti non tossici, non avviene secondo le norme di buona fabbricazione e distribuzione (GMP|GDP) stabilite a livello mondiale.

Trattandosi di un’attività “sotterranea” i dati relativi al fenomeno sono da considerarsi indicativi: secondo le stime ritenute più attendibili la percentuale di medicinali contraffatti sul mercato globale si attesterebbe intorno al 7 %, con punte significative che raggiungerebbero addirittura il 50% in alcuni paesi in Africa e in Asia.

Le statistiche dell’Unione Europea indicano un incremento pari al 384% di falsi medicinali sequestrati nel 2006 rispetto a quanto avvenuto nel 2005 e, ancora, sempre secondo quanto riportato dall’UE, negli ultimi 5 anni sarebbero stati segnalati 27 casi di contraffazione nella catena legale e ben 170 nella rete illegale.