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Difendere il Riso Italiano: Un Appello alla Tutela del Nostro Territorio e della Qualità

riso

Il riso italiano, in particolare quello proveniente dal territorio pavese, è una delle eccellenze agroalimentari che caratterizzano la nostra tradizione e la nostra economia. Tuttavia, un pericolo imminente minaccia questa preziosa risorsa, e a lanciare l’allarme è il presidente di Coldiretti Pavia, Silvia Garavaglia. Il rischio è che, a causa di un accordo commerciale tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay), 60mila tonnellate di riso sudamericano possano entrare in Italia a dazi zero, mettendo seriamente in difficoltà i produttori italiani.

Questa questione è stata al centro del convegno “Mercosur e agricoltura: minacce globali, sfide locali”, organizzato da Coldiretti Pavia. Durante l’incontro, sono stati sollevati numerosi interrogativi riguardo alle implicazioni di tale trattato, soprattutto in termini di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale. In particolare, è emerso che dal 2016 il governo brasiliano ha approvato oltre 1.200 nuovi fitofarmaci, di cui circa 200 contenenti sostanze vietate in Europa. Un dato preoccupante, che mette in evidenza come l’ingresso di riso prodotto con standard di sicurezza inferiori possa rappresentare un rischio per i consumatori italiani.

Un Pericolo per la Salute dei Consumatori e per la Qualità del Riso Italiano

Mediamente, solo l’1,3% dei campioni di cibo di origine europea supera i limiti consentiti di fitofarmaci, un dato rassicurante per i consumatori. Tuttavia, quando si parla di riso proveniente da Argentina e Brasile, la situazione cambia drasticamente: il 7,1% dei campioni argentini e il 6% di quelli brasiliani non rispettano gli standard di sicurezza. Questo significa che, se il trattato del Mercosur dovesse essere approvato, i consumatori italiani sarebbero esposti a rischi inaccettabili, mettendo in serio pericolo la loro salute.

Dall’altro lato, l’adozione di standard di sicurezza inferiori danneggerebbe anche le nostre aziende, che da anni investono in sostenibilità, qualità e innovazione. I produttori italiani, infatti, sono già impegnati in un processo di miglioramento continuo delle tecniche agricole, garantendo un riso di alta qualità, tracciabile e sicuro, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori. Permettere l’ingresso di riso sudamericano a basso costo, prodotto con pratiche meno rigorose, equivarrebbe a un’enorme ingiustizia per i produttori locali.

Un Settore in Pericolo: La Sostenibilità Ambientale e la Tutela del Territorio

Il riso italiano non è solo un prodotto alimentare di alta qualità, ma è anche un elemento fondamentale per la gestione del territorio e la preservazione dell’ambiente. Le risaie pavese, ad esempio, sono ambienti naturali di grande valore, che contribuiscono alla biodiversità e alla tutela delle risorse idriche. La produzione di riso, infatti, è strettamente legata al territorio e alla sua capacità di garantire la sostenibilità delle pratiche agricole. Non possiamo permettere che questa ricchezza venga sacrificata in nome di logiche commerciali che non tengono conto della specificità e dell’importanza ambientale di queste terre.

Il possibile arrivo di 60mila tonnellate di riso sudamericano, sebbene possa sembrare una prospettiva vantaggiosa per i consumatori in termini di prezzo, comporterebbe conseguenze gravi per l’economia locale e per l’ambiente. La competitività sul mercato potrebbe infatti danneggiare le piccole e medie imprese agricole italiane, già alle prese con le difficoltà legate ai costi di produzione e alle sfide ambientali. Inoltre, la produzione intensiva di riso in alcune aree del Mercosur, che non rispetta gli stessi standard ecologici, rischia di avere effetti devastanti sugli equilibri ambientali.

Cosa Fare: Un Appello alla Difesa del Settore Agroalimentare Italiano

È fondamentale che il governo italiano e le istituzioni europee prendano posizione contro un accordo che metterebbe a rischio uno dei settori più emblematici dell’agroalimentare italiano. Difendere il riso italiano significa proteggere un patrimonio che non solo rappresenta un’eccellenza gastronomica, ma anche un pilastro dell’economia rurale e della sostenibilità ambientale.

Coldiretti, a nome dei produttori italiani, chiede un impegno concreto per evitare che il riso sudamericano, prodotto con standard inferiori e con l’uso di fitofarmaci non autorizzati, entri senza limiti nel mercato europeo. È necessario che le istituzioni difendano la qualità e la sicurezza del nostro cibo, senza sacrificare la salute dei consumatori e la competitività delle imprese italiane.

In conclusione, il riso pavese e italiano è molto più di un semplice prodotto alimentare: è un simbolo di qualità, tradizione e sostenibilità. Non possiamo permettere che questa eccellenza venga messa a rischio da accordi commerciali che non tengono conto delle nostre peculiarità e dei nostri valori. È il momento di fare sentire la nostra voce e di chiedere con forza la difesa del nostro riso e, con esso, del nostro territorio e delle nostre tradizioni.