“Polizze abbinate ai finanziamenti Le linee di intervento di IVASS e Banca d’Italia a tutela dei consumatori

Si è tenuto ieri il confronto tra Authority, imprese e consumatori

Si è tenuto ieri (5 giugno 2015) un importante incontro tra IVASS e Banca d’Italia, con rappresentanti dei consumatori, delle imprese e degli intermediari assicurativi, delle banche e delle società finanziarie, che segue gli incontri trimestrali tra Authority e Consumatori nei quali questo tema era già stato oggetto di attenzione e successivamente di confronto anche alla presenza di ANIA ed Assofin.

E’ toccato al Presidente dell’IVASS e Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi introdurre l’incontro, che poi è proseguito con il coordinamento del Consigliere dell’IVASS Riccardo Cesari. Interessantissima anche la relazione tecnica illustrata dalle responsabili dei rispettivi Servizi per la tutela dei consumatori, Elena Bellizzi per l’IVASS e Magda Bianco per la Banca d’Italia.

I due Istituti, a seguito delle indagini condotte nei rispettivi ambiti di competenza, hanno riscontrato numerose criticità nella produzione e nella distribuzione di polizze assicurative abbinate a finanziamenti. Queste, in sintesi: 

  • Nella produzione (imprese di assicurazione): un’eccessiva standardizzazione delle polizze, in quanto viene confezionato un prodotto valido per tutti; la previsione di numerose esclusioni e limitazioni nonché periodi di carenza e/o franchigie eccessivamente estesi e spesso cumulati tra di loro; la mancata o tardiva restituzione della parte di premio non goduto, in caso di estinzione anticipata del finanziamento. Infine, è stato accertato che, in molti casi, diverse garanzie costituiscono un pacchetto multirischio unico, con coperture “rotanti” in funzione dello status del cliente al momento del sinistro;
  • Nella distribuzione (banche e finanziarie): vendite “forzate” (la polizza, sebbene facoltativa, è imposta di fatto dalla banca/finanziaria come condizione per accedere al finanziamento); assenza di verifiche di adeguatezza della polizza alle effettive esigenze del cliente; scarsa informativa al cliente sulle caratteristiche, sui limiti e sul costo della copertura assicurativa.

Possiamo affermare che tutto quanto espresso nella relazione tecnica trova puntuale riscontro nelle segnalazioni che giungono quotidianamente alle associazioni consumatori e che, in larga misura, vengono poi girate agli Istituti. Il lavoro svolto non solo è apprezzabile, ma apre finalmente un varco di riflessione sia presso i produttori sia presso i collocatori; varco che bene sarebbe superare di slancio, stante il costante senso di sfiducia del cittadino verso gli assicuratori. Questo avviene nel Paese che in Europa sconta la più alta punta di sottoassicurazione, in ambiti in cui sarebbe invece necessario un ben diverso approccio e ricorso allo strumento di protezione del proprio patrimonio e del proprio status sociale. Le polizze oggi oggetto di dibattito sono ampiamente riconducibili alla sfera delle cosiddette Protection, quindi prodotti nei quali si può ritrovare una funzione sociale insostituibile e certamente non presidiata dallo Stato Sociale. Se avessimo avuto in Italia un più ampio ricorso a queste forme di garanzia, molto probabilmente l’impatto ricevuto dalla crisi che imperversa dal 2009 sarebbe stato di gran lunga più attenuato.

Davanti ad una riflessione di questo tipo è del tutto evidente che il richiamo degli Istituti a cambiar passo dovrebbe essere colto al volo dal Mercato, anche attraverso una più stretta collaborazione con le Associazioni dei Consumatori, fatta magari da meno accordi e più azioni. Più volte, nel corso dell’incontro, è giunto l’invito ad una maggiore taratura dei prodotti offerti alle effettive esigenze del cliente: ci viene da ricordare che proprio per la diversità dei profili di rischio, più ci si avvicina ad un vestito su misura più si riesce a cogliere quella che è l’opportunità data da un prodotto assicurativo di questo tipo; al contrario, più si usa la formula collettiva meno sarà centrato l’obiettivo dell’adeguatezza del prodotto e, di conseguenza, dell’effettivo riscontro nell’insorgenza del sinistro.

Sempre nel corso dell’incontro, IVASS e Banca d’Italia hanno riaffermato che nel mercato delle polizze abbinate ai finanziamenti è prioritario l’obiettivo della tutela del cliente, e che una condotta corretta è nell’interesse di tutte le imprese, banche e assicurazioni.

I due Istituti hanno illustrato le possibili linee d’azione, richiamando anche le indicazioni fornite dagli Organismi internazionali, e hanno comunicato che intendono avviare approfondimenti su struttura e livelli dei costi delle polizze abbinate ai finanziamenti, sicuramente un supplemento di indagine che darà risultati a sorpresa.

Il coinvolgimento di tutti gli attori del mercato, interessati a questo settore di offerta e richiesta, quindi i commenti e le proposte ricevute nel corso dell’incontro stesso, permetteranno ai due Istituti di fornire specifiche indicazioni al Mercato, richiedendo il riallineamento dei prodotti e delle prassi di vendita alle linee indicate.

di Fabrizio Premuti

Presidente Konsumer Italia