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Nei supermercati italiani, i consumatori scelgono con attenzione: non solo prezzo, ma qualità, origine e impatto ambientale. Questo comportamento influisce sul mercato, ma cresce anche il rischio di Greenwashing, con etichette “verdi” spesso ingannevoli. Serve occhio critico, informazioni chiare e vigilanza istituzionale per tutelare davvero salute, ambiente e potere d’acquisto.
Il greenwashing è un fenomeno ingannevole che promuove false affermazioni ecologiche, ingannando i consumatori e danneggiando la reputazione delle aziende. Senza dati verificabili e azioni concrete, il rischio di multe, danni reputazionali e distorsioni del mercato è concreto. Le aziende dovrebbero puntare sulla trasparenza e comunicare in modo onesto per evitare conseguenze negative.
Nel 2025, i consumatori sono sempre più influenzati da fattori digitali, esperienze personalizzate e sostenibilità. Comprendere le loro abitudini d’acquisto è essenziale per creare strategie di marketing efficaci. Le tendenze emergenti, come l’acquisto online e la ricerca di prodotti etici, sono fondamentali per migliorare l’engagement e incrementare le vendite. Le aziende devono adattarsi a questi cambiamenti per soddisfare le esigenze del consumatore moderno.