Bombe d’acqua sul MIUR

In data 5 novembre 2014 altre tre sentenze del TAR del Lazio accolgono i ricorsi degli aspiranti al ruolo di professori universitari, evidenziando gravissimi fatti a carico dell’intera commissione giudicante: fatti che Konsumer Italia aveva già denunciato lo scorso luglio, nell’esposto presentato alla Procura della Repubblica. La procedura per il conferimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale ai fini dell’accesso al ruolo di docenti universitari, nel settore “Diritto Privato”, risulta falsata, illegittima e da annullare immediatamente: «Basta con le baronie e le ingiustizie subite dai molti “signor nessuno”, considerati non idonei solo perché non possiedono un cognome illustre ? tuona il Presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti ?  noi ci poniamo a difesa della giustizia e della vera ricerca in Italia». Il Tribunale Amministrativo, con le sentenze sui ricorsi con numero di Registro generale 10201 del 2014, proposto da Francesco Torchia; n° Reg. 3854 del 2014, proposto da Cataldo De Sinno; n° Reg. 929 del 2014, proposto da Giovanni Bruno: annulla il provvedimento che ha giudicato inidoneo il ricorrente e “Ai sensi dell’art. 34, comma 1, lettera e) del D.lgs. 104/2010, il Collegio ritiene che, in esecuzione della presente sentenza, la posizione dell’interessato debba essere riesaminata da parte di una Commissione in diversa composizione entro il termine di giorni 90 (novanta) dalla comunicazione in via amministrativa della pronuncia, ovvero dalla sua notificazione se antecedente”. La motivazione dell’accoglimento dei ricorsi si basa sull’inidoneità della Commissione giudicante, e nel “caso in esame, dal curriculum del Prof. Embid, emerge che egli è Professore di Diritto Mercantile (Commerciale) presso l’Università di Valencia (Spagna), condizione che esclude di per sé l’appartenenza del Commissario OCSE allo stesso Settore Scientifico-Disciplinare per il quale ha concorso il ricorrente (Diritto Privato, già Jus 01)”. Inoltre, la sentenza sul ricorso numero 929 parla di “introduzione di criteri integrativi rispetto a quelli previsti dalla normativa di settore”; dichiara che “la Commissione avrebbe concluso i propri lavori oltre il termine stabilito dalla legge”; decreta che la Prof.ssa Marella, il Prof. Prosperi, il Prof. Patti si sarebbero dovuti “astenere” dal giudizio nei confronti di tre diversi candidati per “conflitto di interessi”. Cosa sta aspettando il Governo per prendere una posizione forte al fine di tutelare chi, ingiustamente, è stato ritenuto inidoneo da una Commissione essa stessa inidonea? La trasparenza non può essere ignorata in alcuna delle attività umane, men che meno in quello che dovrebbe essere il tempio della meritocrazia, l’Università. Le “bombe d’acqua” continueranno a cadere sul MIUR, e Konsumer Italia continuerà a chiedere chiarezza e giustizia.

Andrea Scandura