ETHICAL SPORT: arriva la certificazione “Antibullismo”

Konsumer Italia lancia il progetto “Ethical Sport”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di adottare, all’interno di Federazioni, Società e Associazioni Sportive, la Prassi di Riferimento P.d.R. UNI 42:2018, accompagnando almeno dieci Associazioni Sportive, selezionate dalla Federazione Pugilistica Italiana, partner nel procedimento di certificazione finale.

L’obiettivo è quello di creare un metodo applicativo della Prassi stessa in tutte le strutture sportive, con conseguente e possibile accesso a una certificazione “Antibullismo”.

La certificazione definisce le caratteristiche per un sistema di gestione diretto ad affrontare e prevenire il rischio di comportamenti violenti nei confronti dei minori e di condotte dannose alla formazione della loro personalità, basandosi, da un lato sul Risk Based Thinking e, dall’altro, sul “Ciclo di Deming”.

La scelta di portare “Ethical Sport” all’interno della Federazione Pugilistica Italiana, nasce proprio dall’evidenza del profondo impegno e attenzione da sempre profusi dalla Federazione in parola nel mondo dei giovani. Ed in particolare nei confronti di quei soggetti che, più dei loro coetanei, si possono trovare a dover combattere e superare i disagi psico-sociali dell’età evolutiva di per sé difficile e/o di un ambiente svantaggiato, anche alla luce della grave crisi di valori che la nostra società sta attraversando. 

Giorgia Venerandi, responsabile del progetto per Konsumer Italia, ha dichiarato: “Ethical sport si pone come progetto pionieristico nel mondo sportivo, affinché gli ambienti frequentati dai nostri ragazzi, in quel momento valoriale e altamente formativo rappresentato dallo sport, siano sempre connotati dal livello massimo di attenzione alla loro sicurezza fisica ed emotiva. Dagli spogliatoi, alle palestre, passando per i luoghi di intrattenimento. Un’attenzione che verrà massimizzata attraverso una formazione sistemica, che coinvolgerà i giovani, ma anche e soprattutto gli adulti di riferimento, da un lato i Coach e dall’altro le famiglie, affinché siano per loro i migliori modelli di riferimento. In questo viaggio verso un mondo fatto di relazioni più sane e pulite, alla FIP il ringraziamento e il plauso per aver scelto di farsi portatrice di una Best Practice, la certificazione antibullismo, che ci si augura diventi presto virale nel mondo sportivo tutto”.