Assicurazioni: dalla relazione Ivass tante conferme e poche speranze per i Consumatori.

La prima volta del Presidente Luigi Federico Signorini è in continuità con il senso di istituzionalità, professionalità e preparazione che ha sempre contraddistinto i tanti Presidenti DG Banca d’Italia; auguriamo al Presidente Signorini una maggiore longevità dei suoi predecessori, utile al mercato e utile a chi, come noi vorrebbe una maggiore indipendenza e riferimenti certi e rappresentativi di un settore che ha un ruolo sociale di enorme rilevanza.

Abbiamo molto apprezzato il lavoro svolto da Ivass; ci preme tuttavia sottolineare alcune tematiche a noi care e sulle quali a Ivass si chiede un maggior impegno.

La prima è certamente quella della RC Auto, ora che un tesoretto le Compagnie lo abbiano certamente accumulato per la forte contrazione dei sinistri del 2020 è certificato. Non abbiamo mai chiesto al mercato di rimetterci, mai come quest’anno però gli utili per certe Imprese Assicurative rasentano la speculazione. Serve sanzionare chi da una giusta remunerazione passa a una speculazione.

La Rc Auto ha bisogno di una spolverata per essere adeguata ai tempi. Per questo in un gruppo di lavoro che ha visto la presenza al tavolo di intermediari, riparatori, periti assicurativi, esperti e consumatori abbiamo predisposto una proposta di adeguamento proiettata verso il futuro e che preveda un rating dell’assicurato che possa incidere fortemente sulla tariffa. Restiamo del parere che, nel futuro, vada modificato il Codice Civile consentendo l’abolizione completa dei passaggi economici in denaro riferiti alla riparazione dei mezzi.

Danni Catastrofali, la proposta di Legge è già depositata, va sostenuta apportando i giusti correttivi, su questo sta lavorando alacremente il Cineas. Ivass deve fare pressione sul Parlamento affinché anche l’Italia si doti di una legge all’altezza delle molte sfide da fronteggiare.

Sul “vita”, crescono le vendite di prodotti linked, in controtendenza all’intero comparto “vita”. Non può essere tollerato che il settore assicurativo scarichi il rischio sul consumatore.

Su tutto, il recente “scontro” tra intermediari e Istituto deve far riflettere sul significato di trasparenza, consapevolezza e semplificazione. Non c’è consumatore che abbia mai letto le condizioni di polizza; molto meno rischioso sottoscrivere con l’ausilio di un intermediario, ma è necessario che lo stesso intermediario non sia poi costretto da complicazioni normative di ogni tipo. Al consumatore serve sapere che cosa è garantito, che cosa è escluso, quali limitazioni ha il prodotto. Riusciremo mai a farlo in 4 paginette eliminando circa 16 firme oggi occorrenti per affermare che si è informati di ciò che non si conosce?