Carburanti: come sempre si fa presto ad aumentare e si ritarda a ridurre.

Benzinai: strumentale lo sciopero del prossimo 24/27 gennaio, per i costi dei carburanti sulla rete autostradale, che si indaghi sulle royalties pagate ai concessionari.

Sull’abolizione delle accise, ennesima prova che le promesse elettorali, da qualunque parte arrivino, sono fatte senza avere conoscenza dell’effettivo stato delle cose.

Con la quotazione di ieri del petrolio oscillante tra i 77 ed i 78 dollari per barile, siamo di poco sopra il costo del 2019, c/a un 10%. Così non è alla pompa dove il prezzo della benzina e del gasolio sta aumentando a dismisura. Effetto del mancato rinnovo dell’intervento governativo sulle accise da una parte; effetto di un andamento alla pompa che non rispecchia specularmente il costo dell’approvvigionamento della materia prima in quanto è molto più lento a scendere rispetto a quanto è veloce ad aggiornarsi, all’aumento del costo del petrolio. Ma i casi più eclatanti si verificano in autostrada dove, sembra, siano tornate prepotentemente le royalty alle società autostrade.

Una differenza prepotente quella del costo al self service fuori dalle autostrade e quella al servito in autostrada. Anche oltre 70 cent. Ma è necessario fare confronti corretti tra prodotti distribuiti nello stesso modo. Quindi:

  • Super verde self service 1,789 – 1,819 in autostrada  1,980 – 2,046
  • Gasolio self service 1,889 – 1,97         in autostrada   2,038 – 2,168
  • GPL      0,788 – 0,846      in autostrada    0,918 – 0,984
  • Super verde servita 1,997 – 2,240      in autostrada    2,268 – 2,458
  • Gasolio servito 2,161 – 2,280      in autostrada    2,368 – 2,540

Fabrizio Premuti Presidente di Konsumer Italia, ha dichiarato: “In tal modo le differenze sono certamente più contenute, ma resta forte il dubbio che società autostrade pesi più delle accise nella distribuzione dei carburanti, se così non fosse per le differenze di costo tra rete autostradale e viabilità normale resterebbe solo da rivolgersi allo Spirito Santo”.

Bene, quindi i controlli richiesti dal Governo, male lo sciopero dei benzinai che colpisce esclusivamente i consumatori e il trasporto merci, ma certamente non chiarisce alcunché sull’andamento dei prezzi. Alla guardia di finanza chiediamo di indagare sul perché i costi di qualunque genere di prodotto sia venduto in autostrada debba avere un aumento dal 15 al 50% in più di quanto reperibile all’esterno, sia sui carburanti che sui caffè e cornetti.