Liberalizzazione energia – Una lettera aperta di Paolo Landi a Matteo Renzi

Con piacere ospitiamo la lettera aperta che Paolo Landi (Presidente della fondazione consumo sostenibile) ha inviato a Matteo Renzi sulla “liberalizzazione dell’energia” contenuta nel pacchetto concorrenza in approvazione in Parlamento, una legge che produrrà disastri non solo nell’energia ma anche in altri settori, a rischio anche le farmacie, ma questa è un’altra storia, 

PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA 25 MILIONI DI FAMIGLIE SAREBBERO MESSE ALL’ ASTA
Paolo landi se succederà, per il PD sarà una catastrofe!  Abolire  nell’energia il “mercato di maggior tutela” è un errore, perche è garanzia  di un mercato competitivo ,oltre ad essere uno schiaffo al sociale.

 
Caro Renzi,
il PD sta commettendo un grave scivolone, sulla soppressione del mercato di maggior tutela. Soppressione   prevista nel decreto concorrenza per il 2018 e che Gentiloni  ha rinviato al 2019 (grazie alle pressioni  dei consumatori), mai il  nodo  resta.
Uno “scivolone” che coinvolge 25 milioni tra  famiglie e piccole imprese; i quali nonostante  tutte le pressioni del porta a porta,   le telefonate serali, le pratiche commerciali  aggressive ed ingannevoli,  rifiutano di passare al “mercato libero”. Non solo, molti consumatori  passati al libero, sono poi tornati alla maggio tutela….
Mercato libero che come ben sai ( è documentato dalla stessa Autorità)  significa  energia è più costosa del 15% per la luce  e del 8% per il gas. Mercato libero che  per famiglie e piccole imprese (nella maggior parte dei casi)non ha reso la bolletta più leggera :
Se il mercato di maggior tutela sarà abolito come deciso dal precedente governo e confermato da Gentiloni al 2018,  seguiranno aumenti a due cifre per alcuni anni, con un maggior costo alle  famiglie di 200/300 euro. E’ un  copione di  film già  visto a suo tempo sulle assicurazioni RC auto.
L abolizione della maggior tutela  è una  scelta   spinta dalle imprese, non  dai consumatore e neppure è richiesta dalla UE. Anche in questo caso la UE rischia di essere il pretesto. La UE mette all’indice solo  le tariffe  “below the cost” (sottocosto), e come ben sai non è il caso dell’Italia.
Nel provvedimento deciso  vi è una seconda scelta ancora  più  pazzesca , la messa all’asta  di  milioni di famiglie e piccole imprese, qualora  non accettassero di  abbandonare il mercato di maggio tutela.
Nell’intermezzo da oggi al 2018 ‘è  la farsa… con il  cosidetto  “mercato simile” fino a giugno2017, poi la messa d’imperio  nel “servizio di salvaguardia” cioè nella fascia  dei clienti morosi, le cui tariffe sono più care del 20/30%. Tutto  questo  riguarda 25 milioni  di elettori: famiglie e piccole imprese.!!

La messa all’asta dei consumatori , ( famiglie e piccole imprese) ,non mi risulta che sia mai successa nella storia, sarebbe uno scandalo mediatico/sociale
Perche il PD intende fare questo bel regalo a 5 stelle?????  Nel nome del  mercato sarebbero calpestati i più elementari diritti; con il Pd  messo sul banco degli accusati !!
Il tuo appello all’impegno dei militanti è giusto, ma il consenso passa sopratutto  dalle scelte  nelle quali  ci si riconosce, poi come insegna un comune maestro (tu per averlo letto io per esserci stato, mi riferisco a Don Milani,) passa dall’esempio, la testimonianza, la coerenza, passa dal rimboccarsi le maniche.
Sottolineo , che in questo caso  non si tratta di doversi  adeguarsi alle direttive UE; in un documento  UE (energy forum di Londra) il mercato di maggior tutela italiano è riportato come una best practice (buona pratica) .
Il mio invito al  PD è molto semplice:  ripensi a questa  scelta sbagliata a favore di una riforma  che dia continuità al mercato di maggior tutela!  La stessa Commissione in un documento al Parlamento e agli Stati membri ci indica un possibile percorso.
Riformare L’Aquirente Unico, la maggior tutela, in una Energy  Comunity  di servizio universale (ECOSS)
In breve , quali  possono essere alcuni elementi a supporto di questa scelta e di  riforma??
-Il mercato dell’energia è, e resta dominato da poche imprese  che controllano  80% del mercato, siamo quindi in un mercato oligopolistico, privo di una effettiva concorrenza. In Inghilterra, patria del liberismo, hanno riconosciuto  sull’energia questa realtà e hanno quantificato anche  i danni di  un mercato oligopolistico  sui  consumatori inglesi.
-L’Italia già dispone di una struttura  collaudata ( l’acquirente unico)  . Una struttura che ha ben operato, viste le bollette più leggere che ha garantito ai consumatori in questi anni. ( si tratta  quindi di portare alcuni correttivi ad una esperienza già consolidata.)
-collocare questa nuova struttura nell’ambito di una proposta  UE  sulle  ENERGY COMUNITY( doc UE del 2016 ” delivering a new deal for energy consumer.”
-Cambiare il nome da acquirente unico in, ad esempio:  energy comunity servizio universale ECOSS, società pubblica senza scopo di lucro con un   CdA aperto  ad una rappresentanza sociale
-l’energia dovrà essere acquistata sul mercato con contratti  di lungo periodo, più funzionali e vantaggiosi , come avveniva nel passato . (perche oggi  l ‘Aquirente Unico acquista sul mercato spot, notevolmente più caro? chi l’ha deciso?)
-il  criterio operativo, può restare quello attuale :i costi  per  l’acquisto dell’energia  nei tre mesi precedenti sono riversati sulle tariffe dei tre mesi successivi .Un  criterio semplice  che evita rischi finanziari. Per il consumatore significa solo che eventuali aumenti o riduzioni sono applicati con tre mesi di ritardo,
-il contratto deve essere   standard , avere una durata predefinita, uno  o due anni; meglio un anno come nelle assicurazioni RC Auto
-il consumatore  quindi dopo 12 mesi  può decidere di restare nella ECOSS o passare ad un operatore privato.
-L’ECOSS  avrà   un rapporto diretto con il consumatore, con un  contratto di servizio oppure con l’acquisto on line, in tal caso potrebbe acquistare una determinata quantità  di energia  500  1000  o 100 kwh con il sistema del prepagato (In questo caso sono evitati anche costi di fatturazione e di morosità)
– l’energia intermediata da ECOSS  potrebbe anche essere venduta  al  supermercato  o da una struttura commerciale, ( ferma restando la tariffa .)
Salvaguardare un mercato in cui “tutela”, non significa in assoluto prezzo piu basso, ma semlicemente  garanzia di tariffe trasparenti, non  speculative, cioè non soggette a variazioni/aumenti  ingannevoli. Il consumatore chiede un servizio affidabile, semplice e ,, controllabile. In altre parole esige  quello che il mercato libero non ha saputo dare in tutti questi anni.   Questa scelta garantisce non solo i consumatori, ma anche un mercato dell’energia  nel  quale c’è un reale e grande  competitor verso i gli operatori privati.
…..poi vinca il migliore per trasparenza,prezzo e servizio.!!
Un cordiale saluto
Paolo Landi