Paolo Pisano – Guida all”acquisto di auto usate

Auto usate Paolo PIsano guida Konsumer

Comprare un’autovettura usata può essere un’ottima opportunità tuttavia potrebbe rivelarsi un cattivo investimento se non si seguono alcuni consigli. Il primo è quello di rivolgersi, quando possibile, a rivenditori seri (Generici e/o Concessionari) e magari certificati (anche tramite l’associazione dei consumatori, Konsumer); può capitare però che la fiducia sia scarsa o che l’affare ce lo stia proponendo un privato.

Allora in questo caso come comportarsi?

Occorre armarsi di molta pazienza e controllare, anche con l’ausilio di questo vademecum (più la nostra scheda di valutazione online) le condizioni del veicolo partendo dalle informazioni di base, come i km, gli eventuali sinistri, i proprietari e lo stato d’uso.

Per verificare i KM, se l’autovettura ha più di 4 anni, si può usare i dati della revisione. Sì perché l’auto dopo questo periodo è stata sicuramente sottoposta alla revisione periodica e visto che la normativa prevede la prima revisione dopo quattro anni e le successive dopo ogni due, questa informazione ci risulta utile per comprendere se c’è stata una manomissione del contachilometri. Ovviamente se un’autovettura con più di quattro anni NON è stata revisionata non va nemmeno considerata e tantomeno acquistata!!!

Per fare questo controllo è semplicissimo basta andare sul portale dell’automobilista a questolink e digitare il tipo di veicolo e la targa. Ricordando però che la revisione e biennale e quindi il dato chilometrico risale a quel periodo di controllo e potrebbe mascherare una manomissione nei due anni successivi. Quindi un’autovettura in vendita non potrà mai avere un chilometraggio inferiore rispetto a quello registrato durante la revisione.

Un altro riscontro importante è scoprire se l’autovettura abbia subito incidenti. Purtroppo, questa verifica va effettuata tramite un tecnico che può consultare la banca dati antifrode delle compagnie assicurative e verificare se il veicolo è stato coinvolto in qualche sinistro.

Anche una visura al PRA può aiutarci a comprendere la storia del veicolo in funzione del numero dei proprietari e il tipo di utilizzo, per esempio, se l’autovettura proviene da un noleggio sicuramente avrà fatto molti km.

Prestate attenzione ai libretti di uso e manutenzione, perché chi riesce a manomettere un contakilometri non ha difficolta a falsificare anche il libretto dei tagliandi, volendo potete verificare presso la rete ufficiale oppure l’esistenza delle fatture se gli interventi sono fatti da autoriparatori generici.

Ma passiamo alla verifica dello stato d’uso

Interno vettura

Gli interni dell’auto vi possono raccontare come è stata utilizzata l’auto. Prestate attenzione ai sedili, soprattutto quello lato guida. Non deve presentare un rivestimento laterale (verso la portiera) “sgonfio” cioè schiacciato e consumato dal continuo “sali e scendi” e non avere tagli o peggio bruciature di sigaretta, le regolazioni (posizione, schienale, ecc.) devono funzionare correttamente e il sedile scorrere agevolmente sulle guide. I sedili in pelle non devono presentare screpolature, sintomo d’invecchiamento. In presenza di accessori elettrici sul sedile (posizionamento, riscaldamento, ecc.) fate una verifica che tutto funzioni. Il volante deve presentarsi normale, se dotato di comandi provateli, e non deve essere eccessivamente consumato perché questo significherebbe ancor più del contakilometri la lunga percorrenza. Controllate l’usura della gomma dei pedali, un auto con pochi km non ha i pedali consumati e lisci. Le cinture di sicurezza devono scorrere senza intoppi e il meccanismo di avvolgimento deve funzionare, non devono presentare graffi o cuciture “artigianali” e agganciare in TUTTI i posti correttamente. La moquette deve presentarsi sana senza buchi e/o abrasioni. La ventilazione del veicolo deve funzionare a tutte le velocità, non presentare bocchette non funzionanti, spostando l’orientamento deve ventilare in tutte le posizioni (parabrezza, abitacolo, pavimento, ecc.) Non deve presentare cattivi odori e con l’aria condizionata inserita deve raffreddare molto alla base delle bocchette, non produrre nessun rumore strano dal vano motore e soprattutto cambiare rumore e velocità della ventilazione con l’inserimento del tasto ricircolo. Fate delle prove su tutti i comandi della climatizzazione verificando anche il riscaldamento. L’ultima verifica interna va effettuata sull’illuminazione e sul quadro fusibili, che non deve presentare manomissioni, così come sotto la plancia non devono esserci cavi penzolanti.

Carrozzeria

Controllare la carrozzeria partendo dalle “luci” dei componenti, cioè dalle fessure che ci sono per esempio tra cofano e parafanghi, oppure tra parafango e porta, ecc. Queste fessure devono essere all’incirca 4 millimetri e comunque omogenee e uguali tra di loro. Una fessura tra parafango e porta troppo stretta (o troppo larga, anche rispetto al lato opposto dell’auto) possono indicare una probabile riparazione, quindi il veicolo a subito un sinistro. Così come evidenti differenze di colore tra le parti.

Anche la presenza di residui di vernice sulle guarnizioni (parabrezza, lunotto, porte, ecc.) sono un chiaro sintomo di riparazione in carrozzeria. Controllate tutte le superfici per verificare danni da resina (rilasciata dalle piante) e da escrementi, così come le mille righine create dagli autolavaggi. Quest’ultimi sono danni lievi e riparabilissimi ma con un aggravio di denaro per il ripristino dal carrozziere con una verniciatura parziale e/o una lucidatura.

Un altro indizio chilometrico sono le micro scalfitture sulla parte anteriore (paraurti e cofano) classiche di alta percorrenza autostradale

Verificate l’apertura di porte, portelloni e cofani, devono essere scorrevoli e senza rumori e/o blocchi durante la corsa. Le guarnizioni devono essere ancora funzionali, non “schiacciate” e deformate, e soprattutto non rotte o mancanti.

In fine per la carrozzeria non sarebbe male poter verificare il sottoscocca alla ricerca di riparazioni evidenziate da un protettivo diverso e/o più recente, da disallineamenti e, purtroppo qualche volta è successo, da staffe o modifiche, compresa la mancanza di alcuni componenti di protezione come parasassi, modanature, ecc.

Proiettori

Tutte le luci del veicolo devono essere in ottime condizioni e non presentare umidità o peggio ancora acqua al loro interno, così come non devono avere crepe o microfratture. I proiettori in policarbonato devono essere trasparenti e non opachi o ingialliti dal tempo. Vero che si possono recuperare con un trattamento però a fronte di un ulteriore spesa. Ovviamente non deve mancare la verifica del funzionamento di tutte le lampade. Proiettori, anabbaglianti e abbaglianti, indicatori di direzione, stop, ecc. Così come, nel caso di lampade allo xeno, che non ci siano centraline aggiuntive (nel vano motore) collegate al proiettore, sintomo di modifica non idonea.

Cristalli

Il parabrezza deve essere esente da graffi (spatole tergi) e da scheggiature. Nel caso sia stato riparato, per quanto sia a posto, questo porta indubbiamente a un deprezzamento, soprattutto se la riparazione è visibile e quindi o molto estesa oppure realizzata tardivamente. Fondamentale che non ci siano zone ingiallite o bolle che evidenzierebbero un fenomeno di “delaminazione”, il distacco tra gli strati. Giusto a scopo d’informazione potete verificare se uno o più cristalli sia stato sostituito semplicemente verificando la data e la marca (dati obbligatori sui cristalli) presente sul vetro. Per quanto riguarda il lunotto valgono più o meno gli stessi consigli del parabrezza, aggiungendo la verifica della resistenza per lo sbrinamento. Con i cristalli delle porte invece conviene controllare più che il cristallo il suo meccanismo. Verificare che la corsa sia omogenea e non presenti rallentamenti o blocchi. Nemmeno fischi, fruscii o altri rumori legati allo scorrimento o al motore elettrico.

Pneumatici e cerchi

Riguardo a questo argomento la prima cosa da verificare è la correttezza del dato sul libretto di circolazione, perché l’autovettura può montare solo esclusivamente pneumatici e cerchi omologati dal costruttore. IMPORTANTE, prestate attenzione non solo alla larghezza, altezza e raggio, ma anche al codice di velocità e alla stagionalità (inverno e estate), in caso di dubbi sull’interpretazione dei pneumatici potete consultare la nostra guida a questo link. Ma passiamo all’ispezione visiva; I cerchi sia in acciaio che in lega non devono presentare ammaccature e/o irregolarità e con pesi di equilibratura non superiori ai 60/70 grammi. I pneumatici devono avere un battistrada in buone condizioni e con percentuali di usura basse e non inferiore al limite di legge di 1,6 mm (sul battistrada comunque sono presenti degli indicatori di usura), devono essere obbligatoriamente uguali per asse (misura, marca, modello e battistrada) e preferibilmente uguali anche tra assi (tutte uguali), a meno che non sia espressamente indicata la differenza sul libretto di circolazione. IMPORTANTE, i pneumatici non devono essere “vecchi” con il tempo tendono a perdere le loro caratteristiche e quindi un pneumatico con più di 5 anni non sarà performante come uno analogo ma recente (la data di costruzione si può rilevare dal pneumatico). Non dimenticate di controllare anche la ruota di scorta!!

Freni e sospensioni

Purtroppo, questo argomento non è di facile verifica, la soluzione migliore, in caso di dubbi, è quella di rivolgersi ad un meccanico di fiducia o ad un controllo prerevisione per verificare l’efficienza dell’impianto e la “reattività degli ammortizzatori”. I più fortunati ed esperti possono verificare lo stato d’usura delle pastiglie freno. Il liquido dei freni NON si rabbocca mai, se nella vaschetta siamo prossimi al minimo vuol dire che le pastiglie freno sono fortemente usurate e/o c’è una perdita. In questo caso è necessario un controllo APPROFONDITO. Verificare la presenza di eventuali scalini sul disco, NON ci devono essere tassativamente screpolature, e i tubi che anche in questo caso non devono presentare screpolature.

Motore e Trasmissione

Anche in questo caso il supporto di una persona esperta può semplificare il compito, comunque per incominciare possiamo fare dei controlli preliminari.

Nel vano motore verificare la presenza di perdite (Olio, Refrigerante, ecc.) soprattutto in prossimità di assemblamenti (testata, coppa, ecc.), attenzione un motore lavato non è un bel sintomo. Controllare le cinghie che non devono presentare filamenti sui bordi e o screpolature. L’olio deve essere a livello ma non presentare colorazioni strane o schiuma, normalmente è nero. NON ci devono essere trafilamenti di carburante, così come NON devono esserci modifiche all’impianto elettrico e/o centraline aggiuntive. La batteria deve presentare i poli normali e non ossidati. Il cambio non deve essere rumoroso (in caso di cambio automatico vale la pena di rivolgersi ad un tecnico per il controllo) e la frizione staccare al punto “giusto”, inoltre conviene provare più volte il pedale in sequenza per verificare se ci sono dei cedimenti.

Prova

Non ci resta che provare l’auto, ovviamente per fare questo l’autovettura deve essere assicurata, e non lasciate guidare l’auto al venditore ma esigete di provare voi l’autovettura. L’avviamento deve essere immediato e non titubante, in questo caso riprovate più volte perché potrebbe nascondere banalmente un problema alla batteria o più seriamente al motorino d’avviamento. Una volta in moto l’autovettura dovrebbe mantenere un regime del minimo costante senza variazioni, indicativamente intorno agli 800 900 giri/minuto. Sempre al minimo provate ad attivare carichi al sistema, come ad esempio il climatizzatore, il regime deve subire una variazione iniziale per tornare ad assestarsi velocemente. Partendo la frizione deve staccare dolcemente e senza sussulti, perché se ciò accade potrebbe essere il segnale di una frizione usurata e/o supporti motore non più performanti, ovviamente, e in questo caso potete fare delle prove di partenza in salita, la frizione non deve “slittare”. Effettuate molti cambi marcia per verificare che non ci siano ingranaggi rovinati che farebbero “grattare” l’innesto, in questo modo poi se siete nel traffico cittadino avrete modo anche di verificare il corretto raffreddamento, la temperatura non deve mai raggiungere il max ma rimanere nel range di esercizio. Per quanto riguarda l’impianto frenante basta simulare una frenata d’emergenza intorno ai 30/40 km/h. L’auto deve rallentare senza sbandare o come si dice comunemente non deve “tirare” a destra o sinistra, ovviamente se l’autovettura è recente e quindi dotata di ABS questo deve intervenire facendo “ballare” il pedale. Ricordatevi anche che l’autovettura NON deve “tirare” da una parte o dall’altra neanche durante i rettilinei perché in questo caso potrebbe esserci necessaria una convergenza ma potrebbe anche nascondere un danno da sinistro. Per ultima cosa, mentre verificate la “convergenza” sul rettilineo provate, raggiungendo una velocità moderata a mettere il cambio in folle per ascoltare il rumore proveniente dalle ruote. Deve esserci solo quello del rotolamento del battistrada e non altri rumori come fischi, leggere vibrazioni o rumori tipici dello sfregamento.

Conclusioni

Infine, se anche tramite il vademecum, non siete convinti ma ritenente interessante l’autovettura prendete in considerazione di farvi supportare nel controllo, qualche soldo speso in questo modo potrebbe farvi risparmiare molto in futuro. Se invece siete soddisfatti ricordate sempre di non firmare contratti con diciture e frasi come “vista e piaciuta” oppure che il consumatore è consapevole che l’auto è usata e che può presentare difetti non meglio identificati. Ricordate che dal punto di vista del Codice del Consumo (anche del Codice civile) un conta Km manomesso significa aver venduto una cosa per un’altra e quindi con delle responsabilità “contrattuali”, rientrando nella casistica della “pratica commerciale scorretta”, e non importa se la manomissione è opera del venditore o è stata fatta da terzi; perché spetta sempre al commerciante verificare ciò che vende, applicando la dovuta diligenza professionale .

Ciò nonostante dovessero insorgere dei problemi cosa fare?

  1. Informare il venditore di voler agire con l’antitrust e con il supporto dell’associazione dei consumatori, Konsumer.
  2. Agire entro il termine della garanzia legale di 24 mesi
  3. Inviare raccomandata AR al Venditore, contestando al venditore un difetto di conformità grave, ai sensi dell’articolo 129 CdC
  4. Se il Venditore accampa scuse, segnalate il tutto all’AGCM (www.agcm.it), come pratica commerciale scorretta e all’associazione dei consumatori, Konsumer.
  5. Se non trovate un accordo, purtroppo bisogna passare alle azioni legali e anche in questo caso, se non avete un vostro legale di fiducia, potete avvalervi dell’associazione dei consumatori, Konsumer.

Scheda valutazione Usato

Per facilitare la scelta del veicolo usato potete utilizzare la scheda online a questolink, salvandola sul vostro smartphone (come da istruzioni).