Poste Italiane, storia di una direttrice infedele. Importante vittoria Konsumer.

Roma, 20 gennaio 2022

Dopo una lunga battaglia, iniziata nel 2008, è arrivata la sentenza del Tribunale di Roma, n.°5/2022, che accoglie integralmente le richieste di restituzione di somme e risarcimento danni portate avanti dall’Avv. Maria Antonietta Cenciarelli della Konsumer Italia.

La storia vuole che, due eredi, associati Konsumer Italia – in seguito alla morte della madre – si rechino in ufficio postale, richiedendo la modifica dell’intestazione del libretto e dei buoni postali intestati alla compianta madre. La direttrice dell’ufficio postale di un piccolo centro, da una iniziale disponibilità a porre in essere quanto richiesto legittimamente degli eredi, successivamente dichiara di aver sottratto tutte le somme giacenti sia del libretto che dei buoni, per un ammontare complessivo di 104.000 euro, giustificando la sottrazione di tali somme come necessitata da ricatti subiti da terze persone.

La direttrice dell’ufficio postale per gli stessi fatti, perpetrati ai danni di diverse persone, viene sottoposta a processo penale che si conclude con un non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato di appropriazione indebita.

In ambito civile, l’Avv. Cenciarelli dapprima intraprende iniziative stragiudiziali per conseguire la restituzione delle somme sottratte richieste a Poste Italiane Spa, successivamente viene dato corso al Giudizio che si è concluso con la sentenza del Tribunale di Roma n.°5/2022 che ha integralmente accolto la domanda attrice condannando Poste Italiane Spa a restituire agli attori quanto loro indebitamente sottratto.

Il principio affermato nella sentenza oggetto di commento è espressione dell’art. 1228 c.c., che ha comportato per Poste Italiane Spa, l’attribuzione di responsabilità con gli obblighi restitutori che ne discendono, per un fatto derivante da un proprio preposto, ossia una assunzione di responsabilità senza colpa.

Per Poste Italiane Spa, l’essersi avvalsa delle prestazioni della Direttrice e di averne tratto vantaggio, ha comportato l’assunzione di tutti i rischi inerenti a tale attività. In buona sostanza, il principio che il Tribunale di Roma afferma, sposando l’orientamento costante sul punto della Suprema Corte (Cass,Civ. 6756/2001; Cass. Civ. n.°4951/2002; Cass. Civ. n.°28634/2020), è che Poste Italiane Spa debba rispondere del danno arrecato ai propri correntisti dal proprio preposto ancorchè tale danno derivi da un fatto illecito imputabile al preposto.

L’avvocato Maria Antonietta Cenciarelli, che ha seguito il caso, ha dichiarato: “È un ottimo risultato, conseguito dopo lunga battaglia in cui sono state integralmente recepite le nostre istanze; si è trattato del riconoscimento di una responsabilità oggettiva in capo a Poste Italiane, senza precedenti, ed è per questo che il Tribunale di Roma ha condannato Poste Italiane a restituire le ingenti somme sottratte ai ricorrenti per fatto attribuibile a un proprio preposto che aveva sottratto tutte le somme giacenti sui conti di deposito e sui libretti postali. Konsumer Italia è molto soddisfatta, perché ancora una volta è riuscita a tutelare al meglio il cittadino consumatore”.