Trasparenza e informazione per combattere gli inganni sull’energia

Truffe e inganni ai danni dei consumatori nel mercato dell’energia sono ormai all’ordine del giorno, e quella che doveva diventare un’opportunità di risparmio, si è trasformata in una fonte di esasperazione.

Liberalizzazioni di facciata, mancanza di trasparenza  dei contratti e dei consumi, alti costi in bolletta e sproporzionati margini di guadagno per i distributori somigliano ad atti speculativi verso cui l’AEEG ? Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha il diritto/dovere di vigilare.

Nella propria Relazione annuale 2014 (alla cui presentazione Konsumer Italia ha partecipato il 19 giugno scorso, ndr), l’AEEG elenca una serie di misure già istituite in favore dei cittadini: lo Sportello del Consumatore, prevedendo anche presidi territoriali gestiti dalle Associazioni dei consumatori e da quelle delle PMI; il servizio di conciliazione (con l’88% di cause concluse, in 62 giorni di media); il bonus per i meno abbienti, erogato a 1,5 milioni di utenti, ma da estendere, a partire dagli aventi diritto (solo il 35% ne fa uso); il progetto della bolletta 2.0, per migliorare la trasparenza;  l’intervento sui  contratti non richiesti, al fine di combattere le pratiche commerciali scorrette. Oltre a una maggior responsabilizzazione degli operatori del sistema, anche sul fronte del gas.

Segnali positivi che ci inducono, come Associazione dei Consumatori, ad offrire il nostro contributo per migliorare l’informazione e la formazione, per la tutela del cittadino. Konsumer  Italia sarà sempre dalla parte delle Authorities che sposeranno questa linea, ma nello stesso tempo si impegna a denunciare tutte quelle pratiche opache che i cittadini/consumatori sono costretti a subire quotidianamente. A partire dal C_Mor, il corrispettivo eventualmente addebitato al cliente finale che abbia situazioni di morosità pregressa nei confronti del suo precedente fornitore di energia elettrica, troppo spesso calcolato in maniera errata se non fatto pagare addirittura due volte.

Konsumer intende inoltre monitorare gli investimenti sulle fonti rinnovabili, da considerare come un’opportunità sia ai fini della sostenibilità ambientale che per un ritorno economico al consumatore, e non come un ostacolo.

GESTIONE DELL’ACQUA PUBBLICA ? Il Consiglio di Stato, oltre un anno fa, aveva condannato come illegittimi i profitti sull’acqua pubblica.

L’utilizzo della tariffa provvisoria, invece, è un mezzo per aggirare la sentenza e non abrogare per nulla quel 7% in bolletta, che rappresenta un guadagno illegittimo per i gestori. È stata una sentenza ignorata dalla maggior parte delle Regioni: «Una colpevole inosservanza che non tiene conto della volontà degli italiani tuona Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer Italia ? i quali sulla gestione dell’acqua Bene Comune si erano pronunciati con grande decisione ed a larghissima maggioranza con un referendum». Oggi Konsumer Italia contesta con grande forza i distacchi per morosità dalla rete idrica che hanno coinvolto decine di migliaia di cittadini, colpevoli di non essere nelle condizioni di pagare nei tempi dati la bolletta. È un sistema che se fosse stato realizzato nel canale finanziario lo avremmo definito tranquillamente usuraio e ricattatorio. Sì alla riduzione del flusso, no ai distacchi.

Andrea Scandura