Intervista al Dottor Iginio Straffi, presidente e  fondatore di Rainbow

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E con molto piacere che oggi vi presentiamo l’intervista che ci ha rilasciato il Dottor. Iginio Straffi, presidente e fondatore di Rainbow. Il tema dell’approfondimento è quello dell’intrattenimento per bambini e teenager. Quando i nostril figli vestono I panni del consumatore occorre dar loro un prodotto di qualità, controllato e possibilmente educativo. Scoprite con noi come nasce un’idea di intrattenimento innovativa ed altamente tecnologica.
Ringrazio sinceramente il Dott. Straffi per aver dedicato un po del suo tempo agli amici di Konsumer Italia.

1 – Ci parli di lei e di come nel 1995 ha fondato quella che oggi è diventata una delle più importanti realtà nel mondo del dell’intrattenimento per bambini e teenager, ci parli di come è nato Il Gruppo Rainbow.
La Rainbow nasce dall’esigenza di trasformare in un progetto tutto mio, un progetto che già immaginavo nella sua completa organizzazione produttiva e distributiva, tutte le esperienze che avevo già fatto come disegnatore di fumetti e dipendente di studi di animazione in Europa. In piccolo, il primo studio messo in piedi con gli amici, aveva già tutte le caratteristiche della Rainbow di oggi. Sentivo che restare un artistico realizzatore di storie animate mi avrebbe relegato in uno spazio dove in pochi avrebbero potuto apprezzare le mie qualità, io volevo confrontarmi con una realtà più ampia, più stimolante. Volevo imparare dai grandi e fare qualcosa di importante me volevo farlo io.

2- Winx Club, Huntik, 44 Gatti: sono solo alcuni delle vostre creazioni di successo, come si arriva dall’idea alla realizzazione, qual’è il processo creativo?
La prima cosa che conta è l’idea giusta. Tra i tanti premi che ho avuto la fortuna di ricevere mi ha fatto particolarmente piacere quello che ha riconosciuto alla Rainbow la capacità di creare sempre delle tendenze. Siamo capaci di anticipare i gusti del pubblico, interpretare i desideri e quindi dare ai nostri fan quello che aspettavano da tempo. È stato così con le Winx in un momento storico dove non c’erano property per le bambine, è stato così con i 44 gatti che sono arrivati dopo tanto tempo in cui non c’erano più storie di un universo animale.

3- Bambini di età differenti ormai fruiscono di televisione e i social media molte ore della giornata, ci parli di come vengono stabiliti i vostri target e soprattutto con quali attenzioni sviluppate le sceneggiature?
Dietro ogni nostra storia c’è un grandissimo lavoro di preparazione. Nessuno può pensare che siccome il pubblico è formato da bambini o adolescenti allora la storia può essere raffazzonata o scritta con poca attenzione e spessore. Noi cerchiamo di capire la psicologia dei piccoli e non dimentichiamo mai i valori, le aspirazioni ed i bisogni dei nostri amici che sono molto esigenti e sanno riconoscere meglio degli adulti quando una cosa è fatta bene o è fatta male. Tutto è fatto al massimo e dopo tanto studio.

4 – Cinema televisione e musical; quali sono le sostanziali differente nella progettazione dei vostri prodotti? Come riuscite a garantire un prodotto sicuro e a misura del target scelto in arti così differenti?
Noi nasciamo già con questa capacità di pensare ai vari settori dell’intrattenimento. Eravamo già moderni e sensibili alle varie declinazioni di una storia quando eravamo nel piccolo studio tra amici sognatori. Inoltre, nel momento che abbiamo subito deciso di gareggiare con i più grandi, con le realtà produttive internazionali, abbiamo capito che dovevamo imparare ogni linguaggio. Un’idea buona ha tutti gli spunti necessari per poter essere spesa in più campi. Non ci sono barriere o steccati, si tratta solo di imparare a padroneggiare i nuovi linguaggi.

5 – In fine le chiederei di lasciarci con un consiglio per i molti genitori presenti tra i nostri iscritti: Un consiglio su come poter gestire la vita digitale dei propri figli e su come imparare a scegliere i prodotti di intrattenimento adeguati.
Conoscere i propri figli significa già moltissimo. Basta guardarli con attenzione, seguirli senza distrarsi, amare ciò che amano loro, giocare con loro. A questo punto molto è già fatto. Inoltre, bisognerebbe non dimenticarsi mai che anche noi siamo stati bambini. Noi siamo stati come loro e non possiamo non sapere cosa è stato importante per noi, perché abbiamo amato quel personaggio e perché quella storia ci ha fatto sognare così tanto che non l’abbiamo mai più dimenticata. Accadrà anche a loro.
Per qualsiasi informazione sul mondo Rainbow:
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Cristiano Taloni
Responsabile settore informatico-digitale Konsumer Italia