Konsumer Italia: se scatta il pedaggio sulle complanari di raccordo tra Lunghezza e Portonaccio, al via ricorso al TAR e Class A

Konsumer Italia, insieme alla Federazione delle Associazioni Consumatori Indipendenti,ha aderito alla conferenza stampa indetta dal Consigliere del Comune di Roma Dario Nanni (PD), Presidente della Commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale per venerdì 24 gennaio 2014 presso le Sale Consiliari a Roma in Via delle Vergini per annunciare l’intenzione di ricorrere al TAR del Lazio in carenza della convocazione di un tavolo tecnico di concertazione (già previsto dal Protocollo firmato da Comune, Provincia e Regione e Soc. Strada dei Parchi), presso il Ministero dei Trasporti con i rappresentanti del Comune di Roma, della Provincia e della Regione, ed i rappresentanti delle Associazioni per la Tutela dei Consumatori. I consumatori del versante Est di Roma, pronti a bloccare i caselli autostradali in segno di protesta, penalizzati da anni dal dover sottostare al pagamento di un pedaggio trai più cari d’Italia per usufruire di una migliore mobilità urbana non sempre all’altezza della velocità presunta di un tratto autostradale,chiedono al Sindaco Ignazio Marino di farsi carico delle difficoltà in cui decine di migliaia di utenti tutti i giorni per motivi di mobilità urbana o pendolarismo sono costretti a sottostare al pagamento di oltre 60 € mensili che incidono fortemente sui bilanci familiari fin troppo provati dal lungo periodo di crisi che attraversa il Paese. E’ necessario evitare che la Società concessionaria autostradale Strada dei Parchi porti a termine un’ulteriore aumento dei propri profitti lasciando al libero passaggio le due complanari così tanto attese dall’intero quadrante est della città, considerati gli aumenti tariffari applicati in misura più che raddoppiata rispetto alla media nazionale. La realizzazione delle complanari, attuata con la partecipazione di finanziamenti pubblici e prevista con la finalità di agevolare i pendolari della periferia Est di Roma, penalizzati dalla mancanza di trasporti pubblici adeguati, non può dare luogo ad un’ulteriore tassa sotto forma di pedaggio. Se il TAR deciderà di accogliere il ricorso, verrà proposta una class action nei confronti della Società Strada dei Parchi con richiesta di risarcimento di tutti i pedaggi pagati dai consumatori utenti dei tratti stradali interessati, dando il più ampio risalto all’azione sui media locali e nazionali.