È online il Bollettino statistico dell’istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) che contiene l’indagine sui prezzi praticati nella Rc Auto nel quarto trimestre del 2014. Dallo studio emerge che il premio medio dell’Rc Auto pagata nel quarto trimestre del 2014 è pari a 475 euro, il prezzo medio su base trimestrale è diminuito del 2,8%, la variazione del prezzo medio su base annua è in flessione del 7,8% rispetto al quarto trimestre del 2013. I dati indicano anche che il 50% degli assicurati paga più di 428 euro per la copertura Rc Auto, il 90% degli assicurati meno di 740 euro e solo il 10% degli assicurati meno di 265 euro.
Lo studio evidenzia che la clausola di ispezione preventiva è raramente presente nei contratti, che invece nel 10,7% dei casi (ma sottoscritti solo da 7 compagnie, con una quota di mercato complessiva del 41%) presentano la clausola di risarcimento in forma specifica, cioè con riparazione diretta al posto del risarcimento in denaro.
La clausola del risarcimento in forma specifica prevede infatti che, in caso di sinistro non a colpa, l’assicurato si rivolga per la riparazione del danno alle officine convenzionate con la propria compagnia. I contratti in cui è previsto il risarcimento in forma specifica costano in media il 4,8% in più rispetto ai contratti con risarcimento in modalità standard (506 euro contro 482): sono gli assicurati meno virtuosi a scegliere questa clausola più degli altri.
La possibilità di ispezione preventiva è invece ancora poco diffusa nel mercato italiano: per i contratti stipulati o rinnovati nel quarto trimestre 2014 l’incidenza di questa clausola, usata da una sola compagnia, è pari allo 0,1%. Eppure prevede una riduzione del premio, a parità degli altri fattori di rischio, per chi accetta che le imprese effettuino l’ispezione del veicolo prima della stipula del contratto.
Infine, nel 2014 l’importo medio dei massimali assicurati è aumentato, e nei contratti con massimale unico esiste una correlazione negativa tra livello dei massimali e prezzi. Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi a livello provinciale, il Bollettino indica il calo più forte a Napoli, con -8,7% su base annuale, seguita da Milano -7,8%, Roma -7,5%, Bologna -7,4% e Palermo -5,8%.