Segnalata ASPI Autostrade per l’Italia all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato

Siamo stati costretti a segnalare Autostrade per l’Italia all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato a seguito di numerosissime segnalazioni giunte da possessori di sistemi di telepedaggio diversi da Telepass. A questi utenti è risultato impossibile usufruire degli stessi sconti riservati ai clienti Telepass S.pA.. Una pratica su cui si individua una slealtà commerciale rispetto agli operatori concorrenti e che penalizza, discriminandoli, gli utenti che hanno operato scelte diverse da Telepass. L’ex monopolista cerca così di evitare quella che dovrebbe essere un’offerta, e di conseguenza una scelta da parte dei consumatori, basata sul servizio e sulla libera scelta.
Già nel passato avevamo interloquito con Società Autostrade in merito alla presenza di cartelli riportanti la scritta Telepass ai caselli. Ci avevano risposto che da luglio 2022 tutti i cartelli erano stati sostituiti con l’indicazione T e bandiera europea. Così non è, infatti molti responsabili delle nostre strutture territoriali ci hanno inviato fotografie che recano, successivamente alla data della risposta di Autostrade, la scritta Telepass. E’ del tutto evidente che trovare la corsia riservata ai clienti telepass, spesso anticipata da scritte sull’asfalto, è fuorviante per i possessori di altri dispositivi che nell’imminenza del casello potrebbero rallentarne le procedure di pagamento bloccando altre corsie non abilitate al telepedaggio.
Ci attendiamo dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato una risposta definitiva che vada a stabilire l’anticoncorrenzialità delle manovre di società autostrade e che permetta sin da subito a tutti i possessori di apparecchiature per il telepedaggio di usufruire del servizio al medesimo costo e con indicazioni chiare e trasparenti, Starà poi all’operatore fornire al proprio cliente le migliori condizioni al fine di risultare effettivamente concorrenziale rispetto ad altri; sia nei costi, sia nel servizio.
Ufficio stampa
Konsumer Italia