Supernbonus 110% e condoni edilizi: un’altra sfida per i cittadini romani.

L’Ufficio Condono Edilizio del Comune di Roma, a causa dell’attuale emergenza sanitaria e ormai da oltre un anno, consente la modalità di accesso agli uffici solo in via digitale. Questa modalità ha comportato una nettissima riduzione delle pratiche lavorate, che erano circa 500 al mese nell’epoca precedente al Covid-19 e che ora raggiungono faticosamente quota 200. Questo implica che molti cittadini con difficoltà di accesso ai servizi digitali, non potendo recarsi direttamente allo sportello a richiedere la pratica a una persona fisica, devono affidarsi a un tecnico che gli sottoporrà una proficua parcella.

Inoltre l’attuale regolamento dell’amministrazione capitolina prevede che per accedere al Superbonus del 110% sia necessaria, nel caso di abusi passati, una concessione edilizia in sanatoria.

Come ci ricorda l’Agenzia delle Entrate: “Il Superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici”.

Ma la concessione edilizia in sanatoria viene rilasciata per l’appunto dall’Ufficio per il Condono Edilizio e la mancanza di questa pratica impedisce la possibilità di accesso ai fondi del Superbonus 110%.

Questa situazione è particolarmente diffusa e di rilievo nelle periferie, dove molte abitazioni hanno bisogno di essere regolarizzate prima di poter richiedere il Superbonus 110%. È fondamentale in un momento storico ed economico come questo, mettere il numero più ampio possibile di cittadini in condizione di accedere ai fondi e di poter migliorare strutturalmente le proprie abitazioni.

Fabrizio Premuti, Presidente Konsumer Italia, ha dichiarato: “Questa è una grande discriminazione per i cittadini romani e si rischia di perdere l’opportunità, per una città grande e complessa come Roma, di cambiare le caratteristiche delle abitazioni. Urge un accesso rapido e potenziato agli uffici comunali, per permettere di realizzare un maggior numero possibile di pratiche e di trasformazioni edilizie virtuose”.